giovedì 25 ottobre 2012

La storia della chiave attraverso il tempo




Per comprendere la storia della chiave, bisogna comprendere l'evoluzione del lucchetto, vedremo quindi il funzionamento di alcuni tipi particolari chiavi ed i loro lucchetti/serrature.

#1 chiave e serratura assira

NOME: ---
INVENTORE: ---
PERIODO: 700 a.C.
MATERIALE: legno massello
PROVENIENZAKhorsabad, Iraq

FUNZIONAMENTO: la chiave in legno è dotata di un lungo fusto che si inserisce nel meccanismo e di alcune sporgenze che servono a sollevare i pioli di blocco.

CURIOSITÀ: la chiave è talmente grossa da essere portata a spalle.





#2 serratura greca 


NOME: chiave a pettine
INVENTORE: ---
PERIODO: I  sec. a.C.
MATERIALE: ferro
PROVENIENZA: antica Grecia

FUNZIONAMENTO: la serratura assira fu perfezionata, un millennio dopo, in Grecia. Vi era un catenaccio mobile con numerosi fori al centro che seguivano una precisa geometria. Al di sopra del catenaccio erano allineati dei perni cadenti disposti con la medesima geometria. Quando il catenaccio si spostava faceva coincidere i primi con i secondi che lo bloccavano. Per aprire la serratura si faceva uso di una chiave simile ad un pettine, con i perni verso l'alto, uguali ai perni per numero e geometria.


#3 chiave ad anello romana 


NOME: chiave anello o sigillo
INVENTORE: ---
PERIODO: I - III sec. a.C.
MATERIALE: bronzo fuso a cera persa
PROVENIENZA: antica Roma

FUNZIONAMENTO: La serratura romana e la chiave  funzionava per rotazione, grazie a una molla antagonista di acciaio molto elastica. Questa serratura era realizzata da un vero e proprio specialista: il magister clavarius, forse fu proprio quest'ultimo ad inventare la molla.

CURIOSITÀ: Questo tipo di chiavi veniva indossato al dito dalla nobiltà romana perché le toghe non avevano tasche. Queste chiavi chiudevano degli scrigni che contenevano le proprietà preziose, infatti le case romane non avevano porte con serratura. Avere una chiave al dito era un simbolo di status sociale che rappresentava la ricchezza posseduta. Da questa chiave si è evoluto il concetto legato al sigillo reale e nobiliare portato al dito.



#4 serratura: dal Medioevo al XVIII sec.

Non ci sono particolari cambiamenti nel funzionamento del binomio serratura-chiave. 

Nel corso di tutti questi secoli solamente l'estetica e i comportamenti sociali hanno subito dei mutamenti degni di nota.

Le serrature e le chiavi hanno acquistato intarsi sempre più complicati e furono utilizzati per chiudere non soltanto porte e cancelli, ma anche comò, scrittoi, portagioie e casseforti. 

Le chiavi nascondevano le lettere degli amori proibiti, o i piani degli intrighi politici.


  
 





#5 serrature di Barron, Bramah e Chubb

Loro furono i fabbri che rivoluzionarono le serrature rendendole più sicure. 

Il primo fu Barron nel 1778 in Inghilterra che invento la serratura a doppio bloccaggio.Bramah nel 1784 perfezionò il lucchetto di sicurezza, che era ritenuto essere impossibile da scassinare. 

Infine Chubb nel 1818 sconfisse entrambi i precedenti lucchetti mettendo a punto un sistema capace di bloccare e segnalare il tentato scasso.

NOME: Chubb Detector Lock
INVENTORE: Jeremiah Chubb
PERIODO: 1818
MATERIALE: Metallo
PROVENIENZA: Inghilterra

FUNZIONAMENTO: La serratura può essere azionata solamente dalla chiave originale in caso contrario il meccanismo si blocca e non può essere azionato nuovamente finché non lo si "resetta" con una chiave speciale. Questo è possibile grazie all'elevata sensibilità delle molle che tengono sollevati i perni, che se alzati più del necessario innescano il sistema di bloccaggio. 

CURIOSITÀ: La serratura e la chiave di Chubb sono menzionate da Arthur Conan Doyle in due racconti di Sherlock Holmes (A Scandal in Bohemia, e in The Adventure of the Golden Pince-nez), per sottolineare il fatto che erano delle serrature che escludevano lo scasso. 




#6 la chiave moderna



NOME: Serratura a cilindro
INVENTORE: Linus Yale Jr.
PERIODO: 1861-1862, brevetto nel 1865
MATERIALE: Metallo
PROVENIENZA: America

FUNZIONAMENTO: Il meccanismo era inserito direttamente nella porta e questo significava che la chiave non doveva più essere così grossa da dover trapassare la porta e raggiungere la serratura meccanica posta dall'altra parte, perciò le chiavi diventarono più piccole e sottili. Questo è il motivo per cui, a ragione, Yale è considerato il padre della chiave odierna.
Nel video è mostrato con chiarezza il funzionamento del meccanismo.


CURIOSITÀ: Prima della serratura per porte nel 1851 Yale ha inventato un tipo di serratura infallibile per le banche davvero eccezionale: non possedeva molle, era immune alla polvere (non poteva essere introdotta della polvere da sparo al fine di farlo saltare), la chiave una volta disinserita non lasciava tracce ed era in grado di modificare la sua combinazione senza dover costruire un nuovo meccanismo da zero.


#7 la chiave elettronica





NOME: Chiave a banda magnetica
INVENTORE: Forrest Parry, ingegnere IBM
PERIODO: anni '60-'80
MATERIALE: plastica e banda magnetica
PROVENIENZA: America

FUNZIONAMENTO:  Il sistema di attaccare una banda magnetica su di una carta di plastica viene inventato negli anni '60 dalla IBM sotto contratto con il governo delle Nazioni Unite. Ogni chiave-serratura viene riprogrammata al momento dell'arrivo del cliente, garantendo così la sua sicurezza. 
La serratura pertanto è diventata un lettore in grado di decifrare gli impulsi magnetici.

CURIOSITÀ:  Una buona notizia è che il metodo per incollare la banda magnetica alla plastica fu scoperto dalla moglie di Parry (per per mitigare la frustrazione del marito che non riusciva a risolvere il problema) passandoci sopra il ferro da stiro. Il problema è che è possibile hackerare le chiavi di un intero hotel in meno di 200 millesimi di secondi. E questa invece non è una buona notizia!



Fonti: Le informazioni e le immagini sono state tratte e rielaborate a partire dai seguenti siti: http://www.slate.com/slideshows/life/the-history-of-key-design.html#slide_1http://oldlocks.com/lockpicking.htmhttp://en.wikipedia.org/wiki/Magnetic_stripe_cardhttp://inventors.about.com/library/inventors/bllock.htmhttp://www.ancientresource.com/lots/roman/romankeys_locks.htmlhttp://it.paperblog.com/chiavi-lucchetti-e-serrature-nell-antichita-1044308/http://allmesopotamia.tumblr.com/post/14503455263/the-most-ancient-key-lock-known-is-described-by


giovedì 18 ottobre 2012

Chiave USB - Clé USB


Recente ritrovato tecnologico che ha sostituito in pochi anni floppy disc e cd-rom per la facilità dello scambio di dati e per la comoda portabilità.

Solamente in 2 lingue è chiamato con il nome dell'oggetto che stiamo indagando: in francese e in italiano, tutti gli altri idiomi fanno riferimento alla sua funzione di memoria portatile.

Perché associare alla chiave che apre le porte e i lucchetti, questa cugina tecnologica  che ha invece la funzione di un archivio portatile? Semplicemente perché per scoprire il contenuto della chiavetta usb abbiamo bisogno di inserirla in una speciale "toppa" di cui sono muniti tutti i computer. Questa ormai naturale azione ci permette di avere libero accesso ai nostri file e ci spalanca a noi le porte della nostra libreria virtuale. 




Fonti: ricerca web. 
Immagini: chiavette usb design by LaCie, chiavette usb design by Amt

domenica 14 ottobre 2012

La parola chiave - The key word



"Chiave" è la parola che usiamo, noi italiani, per indicare lo strumento metallico atto ad aprire e chiudere serrature e lucchetti. 

Essa deriva dal latino clave che a sua volta fonda la sua etimologia sul verbo claudere ossia "chiudere". Ritroviamo la stessa radice ancora prima nel greco antico κλεις derivante dal verbo "chiudere" κλείω.

In Europa l'italiana chiave, come la spagnola llave, la francese clef e l'inglese key fondano le loro origini sui termini suddetti coniati nell'antica Grecia e nell'antica Roma, mentre fa eccezione la tedesca Schlüssel che viene dall'olandese sleutel, di origine sassone.
Spostandoci verso Oriente scopriamo che è miftah in arabo, yaoshi in cinese e kagi in giapponese. E' interessante notare che, come da definizione, nella costruzione dell'ideogramma giapponese e di quello cinese compare il kanji che rappresenta il metallo, materiale tipico di questo oggetto. 

Mentre il mondo europeo si preoccupa di chiudere al sicuro i suoi segreti e le sue proprietà preziose, il mondo orientale ci spiega solamente che è un oggetto costruito in metallo, senza negare il suo importante doppio ruolo di apertura e chiusura.

Le chiavi infatti aprono anche spartiti musicali, sorreggono archi di volta, stringono bulloni e risolvono misteri. Chi le possiede è fortunato perché nelle sue mani ha il potere.


Fonti: Zingarelli 2001, Vocabolario della lingua italiana, Zanichelli; Enciclopedia Zanichelli; www.wikipedia.org.